OKAY FIT scheda tecnica

Okay Fit



Okay Fit è un integratore alimentare contenente per ogni compressa una miscela bilanciata di estratti vegetali altamente titolati e purificati:

Coleus Forskohlii radici e.s. titolato al 10% in forskolina; Vitis vinifera semi e.s. tit. al 95% in OPC; Salvia miltiorrhiza radici e.s. tit. all’ 1% in tanshinone, Griffonia simplicifolia semi e.s. tit. al 95% in 5-idrossi-L-triptofano e Melilotus Officinalis erba con fiori e.s. tit. al 18% in cumarina.


Informazioni dedotte dalla letteratura internazionale


Il Coleus Forskohlii è una pianta di origine orientale, dalla cui radice si estrae la forskolina, un diterpenoide che esplica la sua funzione fisiologica, mediante l’attivazione dell’enzima adenilato ciclasi, attraverso l’aumento del livello di AMPc1 intracellulare, da cui deriva una serie di reazioni che determinano:

l’aumento della massa magra con riduzione al contempo della massa grassa (2);

un effetto inotropo positivo (3,4) (aumenta la forza di contrazione del muscolo cardiaco);

il rilassamento delle arterie e dei muscoli lisci (previene e allevia i crampi allo stomaco e muscolari);

la promozione della vasodilatazione e della broncodilatazione (aumentando la capacità respiratoria) (5);

la riduzione dell’infiammazione, modulando il rilascio dei mediatori delle reazioni di ipersensibilità immediata (6);

il controllo della causa del glaucoma (7,8,9,10);

la riduzione delle infezioni del tratto urinario (11,12); 

il miglioramento della funzione digestiva.

In particolare l’uso della forskolina, nell’equilibrio del peso corporeo, è giustificato dalla sua azione lipolitica,(13) determinata da una serie di reazioni che hanno inizio con l’aumento dei livelli di AMPc (1) nell’adipocita, cui segue l’attivazione, prima, di una proteina chinasi AMPc dipendente e, successivamente, della lipasi che catalizza l’idrolisi dei legami esterei dei trigliceridi. Tutti i processi che richiedono aumento di AMPc vengono attivati con conseguente aumento del metabolismo dell’organismo che, tramite attivazione della fosforilasi nei muscoli scheletrici (secrezione dell’insulina, sintesi ormoni anabolici, ecc.),(14) causa l’aumento della massa magra. Risulta inoltre stimolata l’attività dell’enzima T45’-deiodinasi, deputato all’attivazione dell’ormone tiroideo termogenetico T3.(15) Un recente studio clinico ha osservato che, al dosaggio di 25 mg di forskolina per due volte al giorno, gli uomini in sovrappeso ed obesi aumentavano in modo significativo la massa magra, la massa ossea ed il testosterone.(2)


La Griffonia simplicifolia è una pianta diffusa nelle aree tropicali umide dell'Africa, i cui semi contengono l’aminoacido 5-idrossi-L-triptofano, precursore della serotonina, un neurotrasmettitore che influisce su diverse funzioni fisiologiche tra cui l’appetito, i disturbi del sonno e il tono dell’umore. Poiché bassi livelli di serotonina perturbano la fisiologica regolazione del senso di sazietà, la griffonia può essere utile per arginare i cosiddetti attacchi di fame nervosa, cioè l'irresistibile voglia di alimenti contenenti zucchero o comunque carboidrati(16). La letteratura scientifica internazionale evidenzia che la serotonina svolge un ruolo determinante nel sonno, favorendo l’innesco ed il mantenimento dello stesso e contribuendo a migliorarne la qualità(17). Infine la serotonina promuovendo sentimenti di benessere, calma e sicurezza, favorisce il rilassamento mentale e la concentrazione. Un recente studio clinico ha inoltre valutato l'efficacia del 5-HTP in giovani soggetti con sofferenze amorose a seguito di delusioni sentimentali o relazioni recentemente interrotte. I ricercatori hanno scoperto che, il 5-HTP, per la sua capacità di modulare direttamente il sistema serotoninergico, mitiga la sofferenza psicologica e quindi può essere d'aiuto anche ai cuori infranti(18).


Il Melilotus officinalis è una pianta erbacea con areale che si estende dall’europa all’asia. I costituenti principali del Meliloto sono la cumarina, i flavonoidi (kaempferolo, quercetina) e gli acidi fenolici. Altri componenti sono saponine e tannini. La cumarina ha attività antiedemigena ed antinfiammatoria che ne fanno un rimedio efficace contro edemi ad alto contenuto proteico, come nel caso del linfedema(19,20). Il meccanismo d’azione sembra essere legato ad una attivazione dei macrofagi che degradano le proteine presenti negli spazi extracellulari e favoriscono il riassorbimento del liquido essudato. Il Meliloto può essere utile nei disturbi associati all’insufficienza venosa cronica (riduce l’edema, il dolore e la pesantezza degli arti inferiori), e nella funzionalità del plesso emorroidario. La cumarina mediante costrizione degli sfinteri precapillari e dilatazione delle giunzioni artero-venose, favorisce l’aumento del flusso ematico ai tessuti danneggiati ed il drenaggio linfatico(21). Uno studio clinico contro placebo, che ha valutato l’effetto della cumarina sul linfedema conseguente a mastectomia e su quello degli arti inferiori, ha dimostrato la riduzione dell’edema dal 46% al 26% nelle braccia e dal 25% al 17% negli arti inferiori, il gruppo placebo ha invece peggiorato il linfedema(22,23).


La Vitis vinifera è una pianta originaria del bacino del mediterraneo e del medio oriente, dall’estratto dei suoi semi si ottengono le proantocianidine oligomeriche (OPC), molecole flavoniche raggruppate in oligomeri. Le OPC possiedono una spiccata attività antiossidante (scavengers dei radicali liberi) con inibizione della perossidazione lipidica(24), attività inibitoria nei confronti della xantina ossidasi e proprietà endotelio-protettrice(25). Da studi scientifici si evidenzia che le OPC sono utili nel migliorare e mantenere l'elasticità della cute, effetto che sembra dovuto all’azione stabilizzante su collagene ed elastina(26), le OPC infatti stimolano la sintesi del collagene, ostacolano l’azione della ialuronidasi, favoriscono l’attività biologica della vitamina C e inibiscono l’attività di alcuni enzimi proteolitici (tra cui collagenasi ed elastasi) coinvolti nella degradazione dei principali componenti strutturali della matrice extravascolare come collagene, elastina, ed acido ialuronico(27). La letteratura scientifica internazionale evidenzia gli effetti della Vitis vinifera sulla riduzione dei sintomi da insufficienza venosa cronica (pesantezza alle gambe, crampi, dolore e prurito) e sulla riduzione dell’edema e del gonfiore (diminuzione della circonferenza delle gambe, dei polpacci e delle caviglie)(28,29,30). Le OPC in uno studio condotto in doppio cieco su persone affette da vene varicose agli arti inferiori, al dosaggio di 150 mg/die, hanno dimostrato un’efficacia sulla riduzione della sintomatologia largamente superiore a quella della diosmina(31). In un altro studio clinico in doppio cieco verso placebo, le OPC hanno dimostrato di avere effetti protettivi nella formazione postoperatoria di edema in caso di lifting facciale, il criterio principale per giudicare l’efficacia del trattamento è stato la scomparsa dell’edema postoperatorio(32). Le OPC da semi di Vitis vinifera hanno inoltre dimostrato, in studi recenti, di essere regolatori naturali degli estrogeni grazie alla loro proprietà antiaromatasi dose-dipendente, ipotizzando una loro utilità nella prevenzione/trattamento del carcinoma mammario estrogeno-dipendente(33,34). Recentemente si è osservato che le OPC inducono selettivamente la crescita dei cheratinociti, che costituiscono i capelli e la pelle, ipotizzando la loro efficacia nel trattamento dell’alopecia(35,36). Infine studi recenti evidenziano la capacità delle OPC di aumentare il colesterolo HDL(37,38).


La Salvia miltiorrhizza è un arbusto perenne che cresce in Cina ed in Giappone, dalle radici di questa pianta, nota anche come Danshen, si ottiene un estratto che contiene: acidi fenolici di cui l'acido caffeico e suoi derivati, acidi salvianolici A e B, acido rosmarinico, acido prolithospermico, baicalina, beta-sitosterolo, daucosterolo, flavanoni, vitamina E, tannini ed i Tanshinoni. Diverse attività biologiche sono state attribuite ai Tanshinoni in studi scientifici in vitro e in vivo, quali: attività antiossidante, antinfiammatoria, antimicrobica, anti-ischemica ed attività antineoplastica. La Salvia miltiorrhiza agisce sui disturbi cardiovascolari e cerebrovascolari(39). Studi scientifici evidenziano che la Salvia miltiorrhiza aumenta la microcircolazione cerebrale(40) stimola il rilascio di dopamina ed ha effetti protettivi contro la tossicità cellulare indotta dai radicali liberi (41,42). La medicina tradizionale asiatica ritiene che la Salvia miltiorrhiza riduca la stasi ematica e favorisca il flusso sanguigno, stimoli il sanguinamento mestruale, diminuisca il dolore e l'infiammazione e riduca il gonfiore e lo stress. Gli estratti della pianta sono infatti utili nel contrasto dei disturbi del ciclo mestruale, angina pectoris ed altri disturbi del sistema circolatorio per la sua capacità nel ridurre la formazione di trombi(43). Vari studi hanno dimostrato che la Salvia miltiorrhiza ha attività vasodilatatoria, effetto dovuto ai tanshiononi(44). La salvia miltiorrhiza può anche avere effetti protettivi sulle malattie renali(45), poiché il tanshinone IIA può migliorare la disfunzione renale associata a malattia renale cronica(46). Studi recenti indicano che la Salvia miltiorrhiza grazie alla sua azione antifibrotica, antiossidante e antiinfiammatoria(47) possa interferisce con lo sviluppo della fibrosi epatica causata da epatite cronica, esposizione a sostanze chimiche o assunzione di alcuni farmaci e protegga dal danno epatico causato dall’abitudine all’assunzione di bevande alcoliche(48). La Salvia miltiorrhiza può anche aumentare il flusso di sangue al fegato, riducendo così il tempo di permanenza delle sostanze potenzialmente dannose ed il rischio di lesioni che ne potrebbero derivare(49). E’ stato inoltre dimostrato da studi clinici che la Salvia miltiorrhiza diminuisca il colesterolo totale e LDL in pazienti anziani con iperlipidemia(50). La Salvia miltiorrhiza inibisce l’attività dell’α-glucosidasi - un enzima intestinale la cui inibizione riduce il tasso di digestione dei carboidrati complessi con conseguente riduzione del glucosio assorbito e riduzione dei livelli di glucosio nel sangue - e la formazione dei prodotti finali di glicazione avanzata(51). La Salvia miltiorrhiza inibisce la differenziazione degli adipociti(52), migliora la sensibilità all’insulina(53) e può essere un agente promettente per il blocco dell’obesità-infiammatoria associata e per le malattie metaboliche, inibisce inoltre l’attività dell’enzima FAS (acidi grassi sintasi)(54). Il Tanshinone IIA potrebbe essere un nuovo agente terapeutico promettente per il contrasto dei danni da stress ossidativo nelle patologie neurodegenerative(55). Ulteriori studi scientifici sull’ attività della Salvia miltiorrhiza hanno evidenziato: l’attenuazione della deposizione della beta-amiloide(56), l’inibizione della colinesterasi per la malattia di Alzheimer(57), la stimolazione dell’osteogenesi (la crescita delle cellule delle ossa)(58). E’ stato infatti osservato l'effetto inibitorio di Tanshinone IIA sulla differenziazione degli osteoclasti e sul riassorbimento osseo(59). Dagli studi si evince come la Salvia Miltiorrhiza incrementi la formazione ossea attraverso un‘azione combinata tra aumento dell'angiogenesi, aumento dell'attività degli osteoblasti e diminuzione dell'attività osteoclastica(60,61). Un altro studio, ha rivelato che la Salvia miltiorrhiza previene efficacemente la perdita ossea indotta in ratti ovariectomizzati(62). La Salvia miltiorrhiza può infine arrestare la diffusione di diversi tipi di cellule tumorali interrompendo il processo di divisione cellulare(63) ed inducendo le cellule tumorali alla morte (apoptosi)(64) come dimostrano gli studi sulle linee cellulari del cancro al seno(65,66), alla prostata(67,68), e al fegato(69). La Salvia miltiorrhiza inibisce l’attività dell’enzima HIV-1 integrasi di cui necessita il virus dell’HIV per replicarsi(70).


 


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